La Val d’Orcia, la terra incantata dove nasce il Brunello di Montalcino

La Val d’Orcia, la terra del Brunello di Montalcino

La Val d’Orcia, che si estende a sud di Siena fino al Monte Amiata, rimane uno dei pochi luoghi in Italia ancora meravigliosi ed in parte incontaminati, dove la natura e la storia rimangono protagoniste. Una regione unica per le sue bellezze paesaggistiche, i tesori artistici, il retaggio culturale e le ricchezze enogastronomiche. Il Brunello di Montalcino e il pecorino di Pienza l’hanno resa famosa in tutto il mondo.

Val d'Orcia terra del Brunello

La Val d’Orcia è riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, in quanto è un territorio dalle straordinarie peculiarità ambientali e storico-artistiche. 

Questa splendida vallata è la sintesi perfetta dell’armonia tra l’uomo e la natura. Si tratta di uno dei territori più belli e affascinanti di tutta Italia, un paesaggio reso unico dalle sue diversità e dai suoi contrasti naturali.

Colline sinuose punteggiate da cipressi secolari, vigneti sconfinati, uliveti, terra brulla, foreste, borghi sospesi nel tempo, terme antichissime.

Mille panorami diversi si susseguono uno dopo l’altro conquistando il cuore del visitatore; lo sguardo si riempie di paesaggi sempre in contrasto tra loro.  Campi arati, fattorie e poderi rivelano la presenza dell’uomo ma sempre nel rispetto della bellezza della natura e dell’ambiente.

I paesaggi naturali vengono resi ancor più belli da borghi antichi e ricchi di storia; Pienza, la città ideale di Papa Pio II, Bagno Vignoni e le terme millenarie, Monticchiello e le vedute a perdita d’occhio, la meravigliosa Abbazia di Sant’Antimo fondata per volere di Carlo Magno, Sant’Anna in Camprena, sfondo del Paziente Inglese, Radicofani e la fortezza del Robin Hood Italiano, la maestosa Rocca d’Orcia, San Quirico d’Orcia e gli Horti Leonini.

Un viaggio nel tempo dall’epoca Etrusca per arrivare al Medioevo e poi al Rinascimento.

Procedendo da Pienza verso Montalcino, la sensazione è quella di ritrovarsi in una terra incantata; le colline si rincorrono una dietro l’altra e le vigne si fanno sempre più fitte. I vigneti che si susseguono precisi ed ordinati lungo i pendii, sono il tratto distintivo di quest’area della Val d’Orcia.

Il Brunello di Montalcino e il Paradiso di Frassina, la Vigna di Mozart

Il vitigno Sangiovese, che fin dall’età Etrusca ha trovato qui il suo habitat naturale ed ideale, è arrivato alla sua piena consacrazione nel Brunello di Montalcino, vino rosso straordinario ormai famoso e richiesto in tutto il mondo. Il Brunello di Montalcino, infatti, nasce da sole uve di Sangiovese grosso.

Il territorio dove viene prodotto il Brunello è molto eterogeneo, tanto che è stato suddiviso in ben cinque zone, ognuna con la sua peculiare composizione del suolo. 

Tuttavia le aree boschive occupano la parte più ampia del territorio e contribuiscono a far bene alle vigne in termini di aria fresca, escursione termica tra giorno e notte, ventilazione e riduzione dell’umidità. 

Diverse esposizioni al sole, diverse altitudini, diverse temperature e diversa composizione del suolo possono variare molto da zona a zona, e questo determina le diverse caratteristiche delle uve, dando vita a vini con identità differenti. Questa eterogeneità è ciò che rende unico ed esclusivo il Brunello di Montalcino.

Musica sui Vigneti, Paradiso di Frassina

Il Paradiso di Frassina sorge sulla collina di Montosoli a nord di Montalcino e il suolo è argilloso-limoso; siamo in una delle migliori zone di produzione del Brunello. Oltre al clima e alla composizione del terreno, il Brunello del Paradiso di Frassina è reso unico dalla musica, e il vino prende appunto il nome di Brunello di Moz Art

Le caratteristiche delle uve sono quindi rese uniche anche dal potere benefico della musica di Mozart sulla vite.

Il Paradiso di Frassina, azienda biologica, è l’esempio più rappresentativo dell’armonia tra l’uomo e l’ambiente. Gli indiscutibili effetti benefici delle onde sonore sulla vite permettono di ridurre al minimo o di eliminare del tutto l’utilizzo di sostanze nocive. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *