I 12 vitigni che creano la magia del nostro 12 Uve Maremma Toscana DOC

I 12 vitigni del nostro 12 Uve Maremma Toscana DOC

Al Paradiso di Frassina a Montalcino, oltre al Brunello di Moz Art, al Brunello Riserva Flauto Magico, e al Rosso di Montalcino Gea, siamo orgogliosi di produrre un vino sorprendente ed interessante, un vino assolutamente unico nel suo genere; in Italia non ne esistono di simili.

Si tratta di un vino musicale in quanto dato dal blend di 12 uve differenti, 6 italiane e 6 francesi, e la cosa incredibile è che ciascuna di esse è associata ad una nota musicale! 

Ad ogni uva quindi corrisponde una nota. Diversamente da quanto si possa pensare, infatti, le note in tutto sono 12 e non 7. 

Se pensiamo al pianoforte, per esempio, noteremo 12 tasti, 7 di questi tasti sono bianchi e più grandi mentre altri 5 sono più piccoli e neri, ma anche i tasti neri sono delle note a tutti gli effetti.

Il nostro 12 Uve, del quale vi parliamo anche in questo nostro articolo, è un vero e proprio crazy blend, come viene definito dai nostri follower Americani, ed è un vino tutto da scoprire

Si può definire non come un Super Tuscan bensì come un Super Cru. Questo vino esprime la propria musicalità sia nella biodiversità delle uve scelte, sia perché, con i suoi 12 semitoni, imita la scala musicale di Bach.

Un’uva una nota, i 12 vitigni del nostro 12 Uve

Le 12 uve che fanno parte di questo vino straordinario sono: Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Syrah, Cesanese, Ancellotta, Alicante, Petit Verdot, Cabernet Franc, Merlot, Carmenere, Canaiolo, Ciliegiolo.

Alicante, Syrah, Marselan, e Cesanese d’Affile sono le prime 4 uve che fanno parte del 12 Uve e che vendemmiamo per prime. Non potendo vendemmiare 12 uve singolarmente, facciamo 3 gruppi di 4 uve, quindi vendemmiano le 4 uve che hanno un periodo di maturazione simile vengono messe insieme e fatte fermentare insieme. 

Cesanese d’Affile

è un vitigno laziale che si è diffuso anche nella bassa Toscana, grappolo di media grandezza, le uve possono anche essere vinificate per dare origine ad un monovitigno, però solitamente viene usato come taglio di altri vini, ha un colore molto intenso, profumi leggermente fruttati.

Alicante

un vitigno che fa parte del primo gruppo di vitigni che vengono raccolti, originario della Spagna e poi si è diffuso in tutta l’Italia centrale e al sud anche, è un grappolo medio, l’acino abb grande e molto colorato, ha un colore molto intenso, profumi decisamente molto fruttati; more, mirtilli, e anche note speziate, un bel gusto pieno, tannico. Lo utilizziamo come taglio per dare proprio questo colore intenso e questi frutti maturi importanti.

Syrah

Vitigno considerato francese, anche se l’origine sembra sia persiana, poi si è diffuso in tutto il mondo, uno di quei vitigni internazionali, si vendemmia i primi di settembre, abbastanza delicato allo stress idrico, ricco di note fruttate, ribes nero, mora, prugna, poco tannico.

Marselan

Il Marselan è un vitigno francese ottenuto dall’incrocio del Cabernet Sauvignon con il Grenache. Dal grappolo compatto e dall’acino piccolo, presenta una buona acidità e una buona struttura, e conferisce soprattutto note speziate.

Sangiovese

Il Sangiovese rappresenta il vitigno a bacca nera più diffuso in Toscana ed anche il vitigno autoctono più diffuso in Italia. Le sue origini risalgono al diciassettesimo secolo nella zona appenninica tra la Toscana e l’Emilia Romagna.

Dall’uso del Sangiovese nascono alcuni dei più famosi ed apprezzati vini al mondo: il Brunello di Montalcino, il Chianti, il Vino Nobile di Montepulciano, ed il Morellino di Scansano.

In Toscana abbiamo il Sangiovese Grosso, che nel corso della storia è stato conosciuto anche con nomi quali Brunello a Montalcino e Prugnolo Gentile a Montepulciano, ed il Sangiovese Piccolo. Le caratteristiche dei vini che si ottengono dal Sangiovese possono variare molto; ma in tutti si notano buoni tannini ed elevata acidità. 

Cabernet Sauvignon

Vitigno a bacca nera, originario dell’area della Gironda in Francia, il Cabernet Sauvignon viene spesso usato insieme al cabernet franc e al merlot, in un blend che prende il nome di taglio bordolese. Questo vitigno ha una grande capacità di adattamento alle più svariate condizioni climatiche. In Italia esistono molte versioni del Cabernet Sauvignon.

I vini che ne derivano sono adatti ad un lungo invecchiamento, sono intensi nel colore e  ricchi di tannini e sostanze aromatiche.

Ancellotta

Vitigno a bacca nera, l’Ancellotta viene coltivato soprattutto in Emilia Romagna. Viene usato spesso come vitigno da taglio nei vini rossi per dare colore e marcata pigmentazione.

Petit Verdot 

Il Petit Verdot è originario della regione del Bordeaux in Francia e viene appunto utilizzato per la produzione del famoso vino Bordeaux. Utilizzato molto nella Maremma Toscana, Il Petit Verdot è caratterizzato da un grappolo medio-piccolo, e conferisce a dare ai vini profumi fruttati e floreali, e note speziate.

Cabernet Franc

Originario della regione del Bordeaux in Francia, il Cabernet Franc, viene spesso utilizzato insieme al Cabernet-Sauvignon e al Merlot per il cosiddetto Taglio Bordolese. Il Cabernet franc è molto diffuso nel Nord America, Argentina, Cile, Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda.

In Italia invece le regioni dove si producono i migliori Cabernet Franc in purezza  sono la Toscana, soprattutto nella zona di Bolgheri, ed il Friuli Venezia Giulia.

Il Cabernet franc resiste piuttosto bene ai climi rigidi ed è usato spesso per dare equilibrio ai vini. Se l’uva ha raggiunto una maturazione perfetta il vino è elegante e caratterizzato da note affumicate.

Merlot 

Il nome trae origine dal merlo che adora le sue bacche. Originario della Gironda, e in particolare della zona di Bordeaux in Francia, il Merlot è utilizzato insieme ad altre uve per dar vita ad alcuni dei più prestigiosi vini al mondo, quali lo Château Lafite-Rothschild o lo Château Latour

Il Merlot è quasi sempre accompagnato dal Cabernet Sauvignon, con il quale da vita all’assemblaggio noto come Taglio Bordolese. In Toscana, il Merlot domina la zona tirrenica, soprattutto nei suoli argillosi della Val di Cornia e Bolgheri, dove partecipa alla creazione dei vini noti come Supertuscans, basati anch’essi sul Taglio Bordolese.In Italia il Merlot è giunto alla fine del 1800, ed è ormai diffuso in molte altre regioni.

Carménère

Il Carménère è un vitigno a bacca nera di origine bordolese dal colore molto intenso. Il Carménère deriva dalla “Vitis biturica”, giunta nel bordolese in epoca romana e proveniente dall’ Albania. Fu poi portato in Francia dai Romani.

Oggi si trova raramente in Francia, il produttore principale di Carménère è il Cile. L’Italia occupa il secondo posto. L’uva carménère assomiglia al Merlot, col quale viene facilmente confuso. Da questa vite originaria sembra derivino tutti i vitigni Bordolesi. Il Carmenère è molto delicato per questi motivi in Francia ne è stata abbandonata quasi del tutto la coltivazione, e oggi il paese nel quale è più diffuso è il Cile.  

Canaiolo

Il Canaiolo o Canaiolo nero, è molto diffuso sia nel Chianti sia in altre zone della Toscana. Il Canaiolo, insieme al Sangiovese e alla Malvasia faceva parte della famosa ricetta originale del Chianti Classico, codificata nel 1872 dal Barone Bettino Ricasoli. Il Canaiolo produce un vino di colore rosso rubino intenso, con note floreali ed una discreta mineralità, è morbido e vellutato all’assaggio.

Ciliegiolo

Il Ciliegiolo è un vitigno a bacca nera originario del centro della Toscana, ma oggi viene coltivato anche in altre regioni d’Italia. Deve il suo nome alla ciliegia, della quale richiama il colore della bacca.

Il vino prodotto dall’uva Ciliegiolo veniva spesso usato in passato per tagli con altri vini, tra cui anche il Sangiovese, a cui donava morbidezza e profumi fruttati. Può essere vinificato anche come bianco o rosato per produrre vini molto profumati.

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